Il gomasio è un condimento molto popolare in Giappone, anche se negli ultimi decenni con l’avvento sempre più forte di un tipo di alimentazione più consapevole, il suo consumo è andato sempre più crescendo anche in Italia, infatti ora lo si trova anche nei supermercati.
Il gomasio è composto semplicemente da due ingredienti: semi di sesamo e sale.
Il suo nome non a caso, viene da due parole giapponesi, “goma“, che significa semi di sesamo e “shio“, che vuol dire sale. Le sue virtù sono interamente naturali: secondo la cucina macrobiotica, il gomasio aiuta a rafforzare le difese immunitarie e aiuta la digestione.
Non solo, aiuta a ridurre l’apporto di sodio nel nostro organismo qualora venga sostituito al sale come condimento.
Ma vediamo un po’ più nel dettaglio le sue proprietà e i suoi valori nutrizionali. Come noto, il sesamo ha un contenuto di minerali molto elevato, maggiore rispetto alla gran parte dei semi oleosi.
Si tratta di un alimento molto ricco di calcio e vitamina D, nonché di un notevole contenuto di proteine. Non mancano altre vitamine, come la vitamina E, B1, B2, B6 A, PP.
Ma eccoci alla ricetta, veramente facile:
10 cucchiaini di semi di sesamo
1 cucchiaino di sale integrale fine
Procediamo così.
Prendiamo i semi di sesamo e mettiamoli in un cola pasta a maglie fitte, sciacquiamoli velocemente sotto un getto di acqua fresca. Sgoccioliamoli e mettiamoli in una padella già calda su fuoco medio per farli tostare. La tostatura è breve, i semi di sesamo sono veramente piccini, quindi stare attendi che non brucino. Continuare a mescolare finché si sprigionerà un intenso profumo e, presi alcuni semi tra le dita, questi si sfalderanno sotto una leggera pressione. Ok, ora sono pronti.
Posizioniamoli subito in un suribachi o, per chi non lo avesse, un mortaio, insieme al sale e trituriamoli fino alla consistenza che ci piace di più.
Usare il gomasio per condire tutto ciò che ci piace, dalle insalate alle minestre, dal riso alle verdure.
Avete visto com’è facile farlo a casa con le nostre manine?
Unica cosa da tenere a mente è la percentuale di semi di sesamo e di sale che può andare da 10 parti a 1, come faccio io, fino a 8 parti a 2. scegliendo la sapidità che è più consona al vostro gusto. Certo è che meno sale utilizzate (la mia proporzione è ottima) e meno ne inroducete nel vostro organismo.